2° aggiornamento (certificato) rivolto ai soci KinesiA
La continua esposizione a colleghi e “clienti/pazienti” ci mette spesso a confronto con la nostra capacità di tolleranza, con i nostri entusiasmi e con le nostre frustrazioni.
Avvicinarci agli altri in modo empatico significa anche imparare a gestire i conflitti uscendo dalla logica del vincere o perdere e dell’aggressività, quindi in modo costruttivo, con la capacità di gestire emozioni come la rabbia, la delusione, il rancore.
Perché
La comunicazione empatica è uno strumento prezioso in ogni ambito della nostra vita, dall’ambiente di lavoro alla sfera sociale… Il termine empatia deriva dal greco en-pathos “sentire dentro” e fa riferimento alla capacità di vedere il mondo attraverso gli occhi di un’altra persona aldilà della comunicazione verbale, cercando di comprenderne affetti, pensieri ed emozioni. Possiamo quindi considerare l’empatia come quel movimento che ci proietta verso l’altro, un effettivo accesso alla sua realtà per conoscere ciò che questi sente e sta vivendo. Essere empatici, tuttavia, non significa esclusivamente percepire e sperimentare le esperienze altrui poiché, a partire dal meccanismo di riconoscimento dell’altro, rielaboriamo anche il nostro vissuto e le nostre emozioni sotto nuovi punti di vista. In altre parole, questa dinamica ci consente di conoscere meglio noi stessi proprio grazie alla conoscenza dell’altro.
Se non si possiede già, l’empatia si può acquisire adottando alcuni accorgimenti, cercando di evitare tutti quei possibili errori che potrebbero interrompere la comunicazione.
Sabato 2 Dicembre 2023
dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18
online
Conduce il corso:
Cristina Ombra, Psicologa e Psicoterapeuta
Come
Oltre la teoria, è fondamentale mettersi in gioco. Quando ascoltiamo attivamente è fondamentale essere in grado di leggere i segnali inviati dall’interlocutore e controllare quelli da noi emessi. Per questo motivo bisogna sempre tener a mente che oltre ad ascoltare i contenuti espressi attraverso le parole, si può “ascoltare” anche attraverso la comunicazione non verbale e l’osservazione di come questi contenuti sono trasmessi. Ma un ascolto attivo, per essere veramente efficace deve essere empatico; la tecnica del rispecchiamento empatico ci consente di comunicare all’altro la nostra presenza nella relazione dandogli la sensazione di essere ascoltato e compreso, in modo che si instauri un clima di fiducia. Ciò può avvenire solo attraverso l’attenzione ai contenuti e la comprensione degli stati d’animo, evitando di ricorrere a interpretazioni. L’utilizzo di segnali di contatto è un’altra tecnica per promuovere un ascolto di tipo attivo: sguardi benevoli, sorrisi, cenni di assenso con il capo o con il viso. Tutto ciò evidenzia una presenza incoraggiante e rassicurante.
Cosa faremo durante l’incontro
- Esercizi pratici per riconoscere le emozioni
- Sperimentazione dell’auto-empatia e dell’empatia con l’altro
- Ascolto attivo, ascolto interno e ascolto nella relazione
- Ampliamento delle capacità immaginative e creative per reagire meglio agli eventi e spostarsi dal controllo alla flessibilità
- Aumento della consapevolezza dei propri conflitti e polarità interne come base per ogni cambiamento