Nonostante le difficolta e le sfide poste dal disordinato contesto del settore delle “kinesiologie”, dopo due anni dalla rifondazione di KinesiA – Professionisti Kinesiologi Italiani Associati, possiamo dire di aver fatto ottimi passi avanti.
Come associazione che si incarica di tutelare i soci professionisti e gli aspiranti tali, e che si impegna concretamente sul fronte culturale, studiamo il panorama kinesiologico italiano da un punto di vista obiettivo, e questo ci porta a focalizzare le criticità di quello che molti vorrebbero come settore professionale ben strutturato e coeso.

Una delle criticità più pervasive e penalizzanti su cui ogni attore in campo dovrebbe riflettere è certamente l’identità inconsistente di quella che chiamiamo disciplina ma che ancora disciplina non è: non può essere disciplina professionale una kinesiologia che si fa ancella di altre professioni.

Obiettivamente sono decenni che la kinesiologia viene insegnata in modo selvaggio, priva di basi standardizzate e troppo spesso ridotta a infoprodotto per la formazione di professionisti di altri settori, più o meno legittimati da ordini ufficiali o strutture formative ben organizzate: pensiamo a quanti psicologi, naturopati, osteopati si accostano alla formazione in tecniche o orientamenti kinesiologici senza, comprensibilmente, rinunciare alla loro identità professionale. Perché dovrebbero?

Ancora oggi, essere Kinesiologi Professionisti significa fare una scelta personale, che per molti appare come un salto nel buio, visto l’enorme disordine di un settore professionistico che di fatto allo stato attuale è tutto fuorchè un Settore; sembra piuttosto un insieme di ingredienti mal mantecati che non danno per nulla la percezione di sbocchi professionali concreti.

Urge pertanto un cambio di rotta radicale che favorisca ordine formativo, chiarezza lavorativa e metta fine ai lenoni delle kinesiologie.

Un punto di vista interessante per focalizzare le possibili strade risolutive a questi problemi, lo offre NovaTherapy. In questo articolo viene fatta un’analisi del contesto della kinesiologia, mettendo in evidenza il problema identitario del nostro settore professionale e stimolando una riflessione culturale necessaria, affinché la Kinesiologia possa finalmente essere considerata concretamente come Disciplina, unita nei suoi fondamentali formativi, nei suoi scopi e nei suoi variegati orientamenti metodologici.

Buona lettura!
www.novatherapy.it/il-problema-della-kinesiologia-come-professione/

FABIO VALENZISI, Presidente KinesiA

 

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